La favola di una vacca ribelle

Lo scorso novembre, una giovenca razza “Limousine” è fuggita dalla sua stalla ai margini della foresta di Białowieża, al confine tra Polonia e Bielorussia. Białowieża, patrimonio dell’Unesco, rappresenta l’ultimo baluardo della foresta primigenia che copriva l’intero continente europeo. Un luogo unico peraltro minacciato dalla recente decisione del governo polacco di triplicare il ritmo di taglio degli alberi. Il governo sostiene di aver autorizzato il taglio di alberi su larga scala per combattere una malattia degli alberi, ma esperti e ambientalisti ritengono che questa sia una scusa poco credibile. La Corte di giustizia europea, che si è pronunciata già con due ammonimenti, ha la facoltà di imporre una multa alla Polonia fino a 300 mila euro al giorno per ogni giorno in cui non adempirà alle richieste della Corte. La Polonia è governata da Diritto e Giustizia, un partito di destra nazionalista che ha già sfidato diversi altri regolamenti e trattati europei e che, nel caso, non ha mostrato alcun ritegno nell’intensificare il disboscamento di zone naturali e non destinate precedentemente a bosco ceduo.

Tornano alla nostra giovenca d’origine francese, tutti pensavano che, con l’arrivo del rigido inverno polacco, sarebbe tornata al caldo della sua stalla. Pensava chi ritiene che una mucca non sia capace di percepire il valore della libertà piuttosto che al prezzo del caldo di quella stalla. Sono moltissimi infatti i casi documentati di bovini fuggiti forsennatamente da stalle e camion di trasporto anche a rischio della propria vita. Il più famoso è nostro: la storia di una settantina di vacche, indomite, intelligenti, ribelli a un destino segnato che nel 2011 si sono rifugiate nei boschi di Mele e Masone, nell’entroterra ligure, sfuggendo al destino del mattatoio. Una storia raccontata nel bellissimo documentario “Vacche ribelli” realizzato da Paolo Rossi, fotografo di natura e animali selvatici, Stefania Carbonara, videomaker e Alessandro Ghiggi con la collaborazione di Luca Serlenga.

Ora la curiosità di questo caso, è che la nostra giovenca è stata avvistata con un branco di bisonti attraverso campi di mais e colza a nutrirsi placidamente di pannocchie. Rafal Kowalczyk, direttore del Mammal Research Institute presso l’Accademia polacca delle scienze, ha detto che la mucca sembra essere in buone condizioni. Ciò indica che sta riuscendo a trovare da mangiare in barba di chi asserisce che gli animali da allevamento sarebbero inabili a vivere in libertà.

La rossastra pelliccia spessa, comune della sua razza, la sta aiutando ad affrontare i rigori dell’inverno. Kowalczyk ha descritto la situazione come eccezionale: la giovenca sembra essere ancora in buona salute e tiene il passo della mandria di bisonti europei anche se a volte si mantiene ai margini del branco.

Una situazione non esente da pericoli: l’insolita amicizia potrebbe portare ad accoppiamenti (sebbene difficoltosi per le differenze di stazza) che potrebbero produrre ibridi che contaminerebbero la popolazione già vulnerabile popolazione di circa 600 bisonti europei. L’altro pericolo è proprio per la giovenca, perché i vitelli ibridi sarebbero più grandi rendendo molto difficile l’espulsione durante il parto. Intanto la giovenca, di 6 mesi d’età, non è ancora in età da riproduzione ma la sua avventura potrebbe finire all’arrivo dei primi caldi, quando dovrebbe essere ricatturata.

Facciamo e disfacciamo: la giovenca è di qualcuno e pertanto, essendo una cosa, dovrà rinunciare ai suoi sogni di libertà.

L’amore per gli animali coincide con l’amore per il mondo, umani e non umani: se qualcuno proverà a guardare al di là del proprio naso avrà solo da imparare dal coraggio di questa giovenca. Per gli scienziati e i naturalisti, per gli economisti e i tecnici, per gli allevatori e i consumatori. Perché gli animali non sono prodotti commerciali.

[Tutte le fotografie di questo articolo sono di Rafal Kowalczyk]

Aggiornamento

Aggiorno l’articolo a qualche mese di distanza: sempre dalla Polonia, un’altra vacca ribelle è riuscita a fuggire dal camion diretto al macello. Ora è viva e vegeta, su un’isola disabitata del Mare del Nord: ed è anche diventata una stella, presa ad esempio per la sua ostinata determinazione (la fuga è stata tutt’altro che facile).

Linkografia

Foresta di Białowieża

“La vita segreta delle mucche”, un libro di Rosamund Young che merita di essere letto

Vacche ribelli, il video

Vacche ribelli, portale di crowfunding

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