Che tempo fa

L’inverno, che meteorologicamente è iniziato il 1° dicembre, dopo un avvio tutto sommato nella media, nel mese di gennaio ha assunto sembianze senza dubbio più autunnali quando non primaverili di quel che ci si aspetterebbe dal periodo più freddo dell’anno.

Da qualche giorno a questa parte i modelli previsionali mostrano un netto cambiamento di rotta: un ritorno alla normalità?

Non proprio.

Se le temperature sull’Italia si riporteranno nelle medie del periodo la configurazione sinottica, cioè a livello continentale, sarà tutt’altro che normale. Le correnti atlantiche si disporranno secondo una diagonale che dal Marocco si poterà alla Finlandia attraversando in linea retta tutto il continente. Da una parte le correnti moderatamente fredde, di estrazione artico-marittima quindi non gelide, dall’altra un richiamo di aria subtropicale porterà condizioni di estrema mitezza sennon di caldo. Così Francia e Spagna vedranno per diversi giorni differenze anche di 8-10° in meno dalle medie, mentre l’Est Europa e la Russia vedranno scarti positivi di 10-12° e anche oltre sul Mediterraneo orientale e il Medio Oriente.

L’Italia sarà nel mezzo, a osservare un tempo che, senza, dubbio, non è più quello di una volta.

Linkografia

Climate Reanalyzer, il tempo previsto in tante mappe colorate

European Center Medium Weather Forecast (ECMWF), modello previsionale europeo

Global Forecast System (GFS), modello previsionale statunitense

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