Per favore, lasciate in pace i ragazzi

Greta Thunberg è ormai talmente famosa che non necessità di presentazioni.

Come tanti ragazz* che attraversano quella meravigliosa e terribile fase chiamata adolescenza, si sente in dovere di discutere e sfidare il mondo nel quale sta per entrare come individuo adulto.

È bello che lo faccia ma a noi adulti competerebbero due leggi inviolabili:

  1. ascoltarla
  2. proteggerla

Questo al di là del fatto che Greta sia o no come gli altri ragazzi. Sappiamo però che le è stato diagnosticato un disturbo pervasivo dello sviluppo, un disturbo dello spettro autistico “ad alto funzionamento”. Gli individui portatori della sindrome di Asperger, come si chiama questo disturbo di origine ignota, presentano una persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi in alcuni casi ristretti. Attività che ripetono con attenzione ossessiva tanto da raggiungere la perfezione.

Sotto questo punto di vista Greta sembrerebbe aver trovato nella protesta per l’inazione al cambiamento climatico l’obiettivo da raggiungere con tutto l’impegno del quale è capace. E, a quanto sembra, ci sta riuscendo. Ma resta una ragazzina in un mondo feroce.

Nell’agosto 2018 Greta diventa nota come la ragazzina che siede davanti al Riksdag, il Parlamento di Stoccolma, con i suoi cartelli sul cambiamento climatico. Ingmar Rentzhog legge di lei e contatta la famiglia: Rentzhog nel 2017 aveva fondato We don’ t have time (Non abbiamo tempo), una startup che ambiva a diventare la Facebook dell’azione per il clima.

A maggio 2018, Rentzhog era stato nominato presidente del think tank Global utmaning (Sfida globale), finanziato dalla ex ministra (milionaria) Kristina Persson. Dopo aver visto Greta, Rentzhog pubblica un post su Facebook accompagnato da alcune foto che ritraggono la ragazza seduta davanti alla sede del Parlamento, utilizzando non a caso l’hashtag #Wedonthavetime. Lo stesso giorno, viene girato anche un video, il primo di una serie che raccoglierà quasi 100.000 visualizzazioni.

Raccogliendo la segnalazione di Rentzhog, Aftonbladet, primo quotidiano svedese, pubblica uno speciale su Greta con una lunga intervista. Nota a piè di pagina dell’ articolo: Greta è la figlia dell’attore e produttore Svante Thunberg e della cantante lirica Malena Ernman. Da poco i due hanno pubblicato un libro (Scener ur hjärtat, Scene dal Cuore) nel quale parlano del disturbo di Greta e di come il cambiamento climatico abbia sconvolto la vita della loro famiglia.

Sempre a maggio 2018, Rentzhog e la madre della ragazza, Malena Ernman, erano a Bonn per una conferenza sul clima preparatoria alla COP24 di Katowice. Non si sa se si siano incontrati, ma Rentzhog non potrebbe aver usato l’immagine di Greta senza il consenso dei genitori.

Il 24 novembre, Rentzhog comunica che Greta è nella associazione e lancia una campagna di fundraising da 30 milioni di corone (2,5 milioni di euro). Ne raccoglierà la metà ma Svenska Dagbladet, il quotidiano che premiando Greta di fatto ha contribuito a lanciare la sua figura, la prende male e il 9 febbraio 2019 titola: “Startup svedese ha usato Greta Thunberg per raccogliere milioni”. Nell’ intervista, Rentzhog, dopo essersi vantato di aver scoperto l’adolescente, afferma che “non ci trova nulla di male», dal momento che «non si può campare di sole donazioni”. Nell’intervista Rentzhog rivela che Greta ha lasciato la startup alcune settimane prima.

Questa storia non toglie nulla a Greta e alla giustezza della sua battaglia.

Ma dice molto di quanto orrendi possano essere gli adulti, inclusi quelli che se la vedessero per strada “la investirebbero con la propria macchina”. oppure che si preoccupa di cosa mangia Greta e se sia coerente con quello che dice.

La crisi climatica e ambientale non sono una invenzione e bene fanno i giovani a chiedere un cambio radicale: ma ascoltateli, i giovani, non utilizzateli per riempire i vostri portafogli vuoti o giustificare chi riempie il vostro di portafogli.

Sempre che abbiate una coscienza.

Ragazzi, da par vostro, non riununciate alla scuola ma esigete che si studi il cambiamento climatico, la biologia, la fisica e la chimica perché il mondo è complesso e la conoscenza è l’unica arma che avete per sopravvivere e trasformarlo in un posto migliore dove vivere. Lasciate il fine settimana alle passeggiate, sapete qual é la miglior protesta che possiate fare? il venerdì dedicatelo allo studio delle scienze naturali!

 

PS: mentre i genitori di Greta hanno annunciato il libro della sua vita (sic), c’è già una nuova star e altre ne seguiranno.

Qualcuno si preoccupa di cosa accadrà a questi ragazzi quando il sistema li avrà gettati via?

 

Linkopedia

Un po’ di materiale sul cambiamento climatico

Cos’é la Sesta grande estinzione di massa

L’altra crisi, meno nota: quella idrica

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