Il nuovo che avanza e la sempiterna logica supremazista occidentale

Questa storia del “proteggere i confini”, del “preservarci dall’invasione”, del “prima gli oriundi” – che siano italiani, austriaci, lombardi o bavaresi – finirà per il disegnare una realtà che potrebbe essere non quella che i più si aspettano.

Intanto, non siamo razzisiti per carità ma non si fa altro che ribadire un dentro e un fuori, un noi e un loro, un qualcosa di buono circondato da qualcosa di cattivo.

Non è razzismo, è supremazismo.

È ritenersi migliori in virtù di un diritto naturalmente precostituito.

È l’ordine naturale delle cose.

Un diritto che dota chi sta dentro dell’ovvio diritto di andare e venire, chi sta fuori di restare nel proprio recinto.

Il supremazismo è ritenersi ovviamenti salvifici rispetto alla naturale condizione selvaggia di chi è fuori il recinto.

L’altro che, non per colpa sua, rischia di essere vittima del proprio stato di incompleta evoluzione

L’altro che dovrebbero ringraziare, invece che mugugnare.

Buonismo come, in passato era il pietismo, diventano epiteti per svalutare comportamenti molli, che non fanno altro che rendere vano il processo educativo del buon padre colonialista.

Il guardiano delle fiere, il domatore che unico può ricavare lavoro da esseri che dovranno pur pagarsi la permanenza su questa Terra.

Buonista è, in fondo, l’abbandonarsi alla femminea mollezza che rischia non solo di svilire ma oltraggiare il necessario rigore mascolino atto a mantenere l’ordine costituito.

Poco importa che i salvifici recinti nati per proteggere dall’altro, in realtà finiranno tutti per chiuderci dentro rispetto a un mondo molto diverso da come lo immaginiamo.

Ad esempio: questi uomini stanno estraendo il 70% degli ingredienti di un comune telefonino occidentale.

Nell’Africa equatoriale non ci sono guerre militari, certo.

Ma quella che vedete non è una foto di guerra, forse?

Possiamo chiudere gli occhi e far finta di nulla, circondando la nostra casa da mille recinti elettrificati.

Oppure possiamo prenderne atto e cercare di costruire veramente un mondo più equo per tutti.


[Illustrazione di apertura di Oly]

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